La Fondazione Vassallo ha lanciato una raccolta firme ieri sera su Change.org “per chiedere le dimissioni di Franco Alfieri da Presidente della Provincia di Salerno e Sindaco di Capaccio Paestum”.
L’iniziativa che sta già raccogliendo numerose adesioni, si rivolge in particolare ai giovani che, negli ultimi vent’anni, sono stati costretti a emigrare a causa delle conseguenze di una politica incapace di offrire opportunità reali e trasparenza, secondo quanto riferito da una stessa nota della Fondazione. Le vicende giudiziarie di Franco Alfieri arrestato lo scorso 3 ottobre 2024 con accuse di corruzione e turbativa d’asta, hanno portato la Fondazione a indire la raccolta firme. Secondo la Fondazione Vassallo “Le indagini condotte dalla magistratura hanno fatto emergere un quadro inquietante: l’uso sistematico delle istituzioni a vantaggio di interessi personali e privati. Questo comportamento, oltre a tradire la fiducia dei cittadini, rappresenta una violazione profonda dei valori democratici che dovrebbero guidare ogni amministrazione pubblica”.

“La sospensione di Alfieri disposta dal Prefetto è una misura necessaria ma non sufficiente,” ha dichiarato Dario Vassallo, Presidente della Fondazione. “Le accuse mosse contro di lui e il clima di sfiducia che si è generato richiedono un segnale chiaro e definitivo. Le dimissioni sono indispensabili per iniziare un percorso di rigenerazione etica e istituzionale, restituendo credibilità alle nostre comunità.” La petizione, aperta a tutti i cittadini e sostenitori, invita a mobilitarsi per un cambiamento reale. “È il momento di unire le forze: associazioni, cittadini e chiunque creda nella buona amministrazione devono essere protagonisti di questa battaglia per la legalità,” ha aggiunto Vassallo. “La vicenda di Franco Alfieri non è un caso isolato, ma il culmine di un sistema di potere che per anni ha ostacolato lo sviluppo sociale ed economico della provincia di Salerno e del comune di Capaccio Paestum. Questa situazione riflette un problema più ampio: la politica non deve mai essere utilizzata per scopi personali o per arricchire pochi a scapito di molti. Le istituzioni devono tornare a essere un luogo di servizio per il bene comune,” ha ribadito Vassallo. Attraverso questa iniziativa, la Fondazione si propone di coinvolgere attivamente i cittadini nella costruzione di un futuro migliore, fondato su valori autentici e sulla volontà condivisa di contrastare ogni forma di malaffare.
“La nostra richiesta non è solo una questione di responsabilità politica,” ha sottolineato Dario Vassallo, “ma anche un messaggio forte e chiaro: non accetteremo mai che il malaffare diventi la norma. Ogni cittadino che firma questa petizione sta contribuendo a riaffermare il principio che le istituzioni esistono per servire il popolo, non per essere piegate agli interessi di pochi.” La Fondazione Angelo Vassallo, attraverso l’iniziativa ha invitato tutti i cittadini, le associazioni e i rappresentanti della società civile a unirsi “a questa battaglia di giustizia e speranza”. “Fermare il sistema di potere opaco è un dovere di tutti noi. Uniti, possiamo fare la differenza,” ha concluso Dario Vassallo.