Nel corso degli ultimi mesi la collezione permanente del Museo Diocesano “San Pietro” di Teggiano è stata impreziosita da “nuovi” e affascinanti tesori. Grazie ad una serie di restauri, infatti, lo spazio museale è stato arricchito da quattro opere d’arte tra cui un Cristo Benedicente in cartapesta policromata e una tela, risalente al XVIII secolo, che raffigura la Madonna dei Sette Dolori. Due, però, sono le opere più pregiate che ci sono state illustrate dal direttore dei Musei della Diocesi di Teggiano-Policastro, Marco Ambrogi.
“Nel programma annuale dei restauri al Museo Diocesano, finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana, quest’anno abbiamo avuto la felice riscoperta di alcune opere d’arte molto importanti- ha dichiarato Ambrogi-si tratta innanzitutto di una statua di San Vito martire, proveniente da Castelcivita, transitata attraverso l’episcopio e il seminario. Una statua che per molto tempo avevamo tenuto in deposito e che abbiamo restaurato”.

“All’inizio- ha commentato il Direttore-non ci aspettavamo un risultato così eccellente perché sotto quattro strati di ridipintura è uscita una cromia del tutto straordinaria, realizzata con forme arabescate su fondo oro che riportano il periodo di esecuzione della statua a circa metà del Cinquecento”.
Le opere sono state restaurate dalla ditta Iris di Buonabitacolo, di Luigi Parascandalo, e dalla ditta di Gioia Schiavo di Marina di Camerota.

“L’importanza-ha concluso Ambrogi- è quella di dar corso annualmente a restauri che possano in qualche modo recuperare le opere che abbiamo in deposito. Una stima approssimativa è che dal 2013 ad oggi siamo riusciti a restaurare all’interno dei nostri musei oltre 40 opere. Un buon risultato che ci appaga da una parte, ma che ci sprona a continuare sull’opera di recupero di opere d’arte che valorizzano l’intero territorio, non solo quello di Teggiano ma della Diocesi”.