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venerdì, 23 Maggio, 2025
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Certosa di Padula, via la scala in metallo: grazie all’impegno di Angelo Paladino parte l’intervento di rimozione

La scala in metallo installata all’interno della Certosa di San Lorenzo a Padula sarà rimossa. L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Sala Consilina, durante la quale l’avvocato Angelo Paladino, Presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino, ha ufficializzato l’imminente intervento.

È stato proprio Paladino a sollevare per primo la questione, denunciando pubblicamente la presenza della struttura antincendio in ferro, che ha suscitato ampie polemiche per il suo impatto visivo all’interno di un bene architettonico di eccezionale valore storico e culturale, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Con numerosi solleciti rivolti al Direttore Generale dei Musei Massimo Osanna e al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, Paladino ha avviato un percorso istituzionale che ha portato a inserire la rimozione della scala tra le priorità della Direzione.

Nella risposta ufficiale di Osanna a una missiva inviata il 25 marzo scorso, si legge che l’intervento di smontaggio della scala metallica – la cui reinstallazione sarà prevista solo in casi di effettiva urgenza – è già stato finanziato e affidato a un Responsabile Unico del Procedimento (RUP), incaricato di completare tutte le procedure tecniche e amministrative necessarie.

La questione della scala si inserisce in un quadro più ampio di criticità che riguardano il complesso certosino, a partire dalla drastica riduzione del personale – passato da 34 a sole 12 unità – fino all’assenza di un direttore stabile e a una gestione centralizzata che, dipendendo da Napoli, non garantisce un’adeguata attenzione alle specificità territoriali. Nonostante la Certosa abbia la potenzialità di attrarre fino a 500mila visitatori l’anno, nel 2024 ne sono stati registrati appena 40mila, con un conseguente calo dei servizi interni e della vitalità economica che un flusso turistico più consistente potrebbe generare.

Paladino ha sottolineato la necessità di un piano strategico concreto e condiviso per la valorizzazione del sito, a partire dall’istituzione di un Comitato Scientifico che possa affiancare le istituzioni nella tutela e nella promozione del complesso. La rimozione della scala rappresenta, in questo contesto, un primo segnale di attenzione verso il decoro e la dignità di uno dei monumenti più rappresentativi del patrimonio culturale del Sud Italia.

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