Nella tranquilla cornice di Roscigno Vecchia, la comunità piange la perdita di Giuseppe Spagnuolo, conosciuto affettuosamente come “Libero”. La sua storia intrecciata con il borgo fantasma è giunta al termine, lasciando dietro di sé un’eredità di solitudine e una narrazione affascinante.
“Libero” ha concluso il suo viaggio sulla terra nell’ospedale “Ruggi” di Salerno, dove era stato ricoverato a causa delle complicazioni legate al suo stato di salute. La sua presenza, per lungo tempo un faro di vita tra le strade deserte di Roscigno Vecchia, ha ora lasciato un vuoto nella comunità alburnina.
Il percorso di Giuseppe è stato peculiare: dopo aver trascorso un periodo lavorativo in Lombardia, ha fatto ritorno al suo amato borgo, decidendo di stabilirsi nella sua casa nel “paese-museo” riconosciuto dall’Unesco. Qui, ha continuato la tradizione di essere l’abitante solitario di Roscigno Vecchia, ereditando questo ruolo dal precedente custode della storia, Dorina, dopo la sua morte nel 2001.
La presenza di “Libero” ha lasciato un’impronta profonda, soprattutto tra i numerosi turisti che nel corso degli anni lo hanno visto affacciato al balcone di Piazza Giovanni Nicotera, la sua pipa sempre in bocca. Dopo la morte di Dorina, Giuseppe è diventato il volto più noto del borgo, una sorta di “primo del nuovo millennio”, come amava definirsi.
Il sindaco Pino Palmieri ha espresso il cordoglio della comunità, sottolineando come Giuseppe Spagnuolo sia diventato un punto di riferimento per i visitatori di Roscigno Vecchia, trasformandosi, in certi aspetti, in una figura più celebre del borgo stesso.
I funerali di Giuseppe “Libero” Spagnuolo si terranno nella suggestiva chiesa di San Nicola di Bari a Roscigno domani, sabato 20 gennaio, alle 15.00.
Con la sua scomparsa, Roscigno Vecchia perde non solo un abitante, ma una parte viva della sua storia, un custode degli anni passati che ha portato il borgo nell’attenzione di chiunque abbia avuto il privilegio di attraversare le sue strade deserte.