Nei pressi della stazione centrale, i residenti segnalano i pericoli insiti nell’accesso “libero” al cuore della struttura
I residenti hanno paura che qualche giovane, o peggio ancora, bambino, possa cadere giù dal ponte e rovinare sotto i binari sottostanti.
Stiamo parlando di via Perlasca a Potenza e dell’ingresso alla parte interna del Ponte Musmeci.
Come si vede dalle immagini, quella che potremmo definire una labile recinzione con tanto di scritta “lavori pubblici” è stata da tempo manomessa e neutralizzata, rendendo praticamente libero l’accesso a chiunque voglia avventurarsi dritto nel cuore della mega struttura viaria, una delle più riconoscibili del capoluogo lucano.
Dopo alcuni i soliti rimpalli telefonici circa le effettive competenze, dovuti alle “aderenze” tra le varie deleghe, abbiamo finalmente trovato un interlocutore disposto a dare un qualche tipo di risposta, ovvero Antonio Vigilante, assessore Urbanistica – Condono e Ricostruzione del Comune di Potenza.
La recinzione di protezione, ci spiega, era stata fatta proprio allo scopo di evitare che la gente potesse imboccare il ponte e camminarci dentro.
Abbiamo fatto presente a Vigilante, trovandolo d’accordo, che il “deterrente” posizionato è risultato un po’ troppo inconsistente, e che la zona necessiterebbe di un mezzo protettivo e dissuasivo assai più corposo.
L’assessore ha detto che si occuperà di avviare un ripristino più incisivo, anche in vista dei lavori di risistemazione del ponte Musmeci stesso, di cui è stato approvato il progetto definitivo, rimanendo però in attesa dell’arrivo degli indispensabili finanziamenti.
Si tratta di soldi rinvenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione, finanziamenti strutturati europei, poiché i tre milioni in dotazione al Comune non erano sufficienti in partenza. Il Comune, ne era consapevole, ma si è reso necessario andare avanti col progetto, che come si diceva ha ottenuto un primo parere tecnico definitivo, ma che rimane in attesa di varo ufficiale. Come si dice, nodo al fazzoletto.
Redazione Basilicata