ULTIME NEWS!

sabato, 9 Novembre, 2024
AttualitàCultura e spettacoloPrimo piano

“Il tempo che ci resta: decolonizzare la Palestina”. Tra immagini ed analisi l’evento di RESTA e Toko Film Fest

Si è svolto ieri, 29 marzo, “Il tempo che ci resta, decolonizzare la Palestina”, un evento organizzato da RESTA Vallo di Diano in collaborazione con il Toko Film Fest e patrocinato dal comune di Padula. Il convegno ha avuto due momenti focali, il primo dove sono intervenuti: Luigi Daniele docente universitario ed esperto di conflitti armati e diritti umani, che ha spiegato il perchè si stia usando, a ragion veduta, il termine genocidio per ciò che sta accadendo dentro la striscia di Gaza; poi è seguito un intervento di Gianmario Sabini, dottore in scienze filosofiche sull’importanza della resistenza e decolonizzazione e l’intervento di Giulia Alomleh, esponente del Centro Culturale Handala Ali di Napoli, sulla storia palestinese degli ultimi 76 anni.

La seconda parte della manifestazione ha raccontato la Palestina attraverso le immagini, sono stati proiettati due cortometraggi, uno dei quali del regista di origini pollesi , Giacomo Faustini che nel 2022 si è recato nei territori della Cis Giordania e ha documentato l’importanza della terra e delle radici per un popolo oppresso. Inoltre è stato dato spazio anche ad un progetto fotografico dal nome Habibi sulla resistenza delle donne palestinesi attraverso la fecondazione assistita mentre i loro mariti vivono nelle carceri israeliane. Ai nostri microfoni Giulia Alomleh, del centro culturale Handala Ali di Napoli, ha sottolineato come anche i piccoli centri come il Vallo di Diano, possano dare il loro contributo sostenendo la causa palestinese attraverso la divulgazione della cultura, della storia di un popolo che da decenni vive sotto l’occupazione di Israele; infatti proprio dal comunicato di RESTA Vallo di Diano si legge quanto segue: “Per dare voce a quella fetta di opinione pubblica che non trova rappresentazione nell’attuale dimensione politica e istituzionale. Per poter ribaridire con forza “cessate il fuoco” e “stop al genocidio”, attraverso degli interventi di analisi critica che abbraccino una prospettiva storica e giuridica. In quanto rete e contenitore di tematiche e sensibilità eterogenee, partendo dall’occupazione Palestinese, lo scopo sarà quello di trovare un metodo di indagine che decostruisca l’ottica coloniale del nostro immaginario. Ciò che sembra distante ci riguarda laddove si fa dei diritti umani fondamentali appannaggio di pochi privilegiati”.

Carmen De Fina 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati