La guardia agroforestale italiana (G.A.I.) ha espresso il suo sgomento e la sua rabbia per la triste vicenda del bimbo ucciso dai due pitbull a Eboli. La G.A.I ci ha tenuto a precisare che dal “6 agosto 2013 è in vigore un’ordinanza del Ministro della Salute dove si leggono dei precisi obblighi che i proprietari di queste razze di cani ritenuti pericolosi sono tenuti ad osservare pedissequamente, tra cui: l’obbligo di guinzaglio e museruola in luoghi pubblici e anche la polizza assicurativa di responsabilità civile per i proprietari. Inoltre, è compito della polizia municipale e delle ASL verificare le condizioni in cui vengono tenuti questi cani, se vengono rispettate le ordinanze e soprattutto come vengono cresciuti questi animali. E’ evidente una certa mancanza di agenti di polizia giudiziaria e di guardie zoofile nel territorio, testimoniata anche dalle condizioni in cui vengono cresciuti questi animali, che in molti casi sono stati trovati legati a catena”.
” Chiediamo un censimento dei cani nei comuni e la verifica delle razze pericolose – ha dichiarato con veemenza il presidente G.A.I. Antonio D’acunto- chiediamo interventi di prevenzione immediata affiche non si verifichino altrre morti innocenti”.
Marianna Feliciello