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venerdì, 20 Settembre, 2024
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Ultimo saluto a Francesco Pio, il bimbo di 13 mesi ucciso a Eboli da due pitbull. La zia: “Chiediamo giustizia”

Ultimo saluto ieri mattina a Francesco Pio D’Amaro, il bambino di 13 mesi ucciso da due pitbull lunedì scorso a Eboli. Ad accogliere la piccola bara bianca la chiesa dei Santi Giuseppe e Fortunato di Borgo Aversana, a Battipaglia, dove a mezzogiorno si sono svolte le esequie. Sentita  e toccante è stata l’omelia di Padre Franco Roca che, commosso, ha chiesto che lo Spirito Santo aiuti la famiglia del piccolo a superare questo immenso dolore. Affranta anche la comunità ebolitana che, pur non conoscendo direttamente il piccolo e la sua famiglia, ha partecipato copiosa alle esequie e ha accolto l’arrivo del feretro con un lungo applauso.

Tante le lacrime e tanto lo sconcerto per quanto accaduto: Francesco Pio si trovava in braccio allo zio mentre stava uscendo dalla villetta bifamiliare in cui viveva. Improvvisamente i cani si sono scagliati contro il bambino: lo zio, morso anch’egli a un ginocchio, ha cercato inutilmente di difenderlo ma, nella lotta con i due pitbull, Francesco Pio è caduto ed è diventato una facile preda. Anche la mamma e un altro zio sono subito intervenuti per cercare di liberare il bambino che però, all’arrivo dei soccorritori, era già deceduto a causa delle profonde ferite causate dai denti dei cani.

Proprio in occasione dei funerali, il sindaco di Eboli, Mario Conte, aveva proclamato per la giornata di ieri il lutto cittadino. Stamattina, alle 10:00, invece, si è tenuta l’inumazione della piccola salma nel Campo Angeli alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli mentre stasera, alle 19:30, la comunità ebolitana ha voluto tributare un ulteriore omaggio alla piccola vittima con una fiaccolata. I cittadini si riuniranno presso la Casina Rossa, vicino alla casa, da dove partirà il corteo silenzioso.

La famiglia, che affranta dal dolore si è chiusa nel silenzio, chiede ora, tramite la voce della zia Virginia, giustizia per il piccolo troppo prematuramente e tragicamente scomparso. «Parlo a nome della famiglia D’Amaro – dice la zia Virginia – non abbiamo parole per quanto accaduto. Il mio pensiero va a mio nipote che non c’è più. A prescindere di chi sia la colpa, lui non c’è più. Era come un figlio. La mia famiglia chiede solo giustizia. È un dolore che solo chi lo ha vissuto può capire».

Giovanna De Luca

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