E’ stata una notte di paura quella vissuta a Napoli e nelle zone limitrofe dopo le intense scosse di terremoto registrate nella zona dei Campi Flegrei. Le prime due scosse di forte magnitudo sono state osservate intorno alle 20:00. La prima scossa, con epicentro nella zona della Solfatara a Pozzuoli, al confine con Napoli, ha avuto una magnitudo di 3.5 e una profondità di 2,6 chilometri. La seconda scossa, avvenuta alle 20:10, è stata di magnitudo 4.4, la più intensa durante l’attuale crisi bradisismica, con profondità di 2,8 chilometri. Sono circa 150 terremoti registrati fino alle 00:31 di ieri, con una magnitudo massima di 4.4. È il terremoto più forte dall’inizio della crisi bradisismica nel 2005, con epicentro nella Solfatara a 2.6 chilometri di profondità. Gli abitanti di Pozzuoli, Bagnoli, Agnano e anche zone più distanti come Miano, Vomero e Capodichino hanno avvertito distintamente la scossa. Numerose segnalazioni sono state ricevute anche dalle aree limitrofe come Giugliano centro, Licola, Melito e altre.
“Attualmente, sottolinea l’Ingv, non ci sono segnali di aumento della velocità di sollevamento del suolo né variazioni significative nelle deformazioni. L’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto continua il monitoraggio per individuare eventuali cambiamenti nei parametri di monitoraggio”.

“Sono necessarie, sottolinea Antonello Fiore, Presidente Nazionale Società Italiana Geologia Ambientale, misure di prevenzione per affrontare i rischi sismici, geoidrologici e vulcanici, con un focus sulla protezione della vita, dell’edilizia, del territorio e delle infrastrutture. È importante implementare interventi strutturali e non strutturali per ridurre la vulnerabilità degli edifici e promuovere la cultura della prevenzione, soprattutto nelle scuole”. Traffico in tilt dopo la scossa più intensa nella zona di Bagnoli, in viale della Liberazione e a Pozzuoli. Sono 36 le famiglie sgomberate a Pozzuoli, costrette a lasciare le loro abitazioni che dovranno essere sottoposte ai dovuti controlli dopo lo sciame sismico.

Il Centro di coordinamento soccorsi, insediato nella serata di ieri nella Prefettura di Napoli dal prefetto Michele di Bari, – si legge ancora nel comunicato – ha disposto, su richiesta della Protezione civile della Regione Campania, l’invio di 400 brandine nella disponibilità del CAPI del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, presso i comuni di Bacoli e Pozzuoli.