Il 19 luglio è una data tristemente nota nella storia della Repubblica italiana: trentadue anni fa, infatti, fu ucciso da Cosa Nostra in un attentato terroristico mafioso e in cirocostanze mai del tutto chiarite, il magistrato Paolo Borsellino insieme alla sua scorta formata dagli agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Per commemorare questa giornata e tutte le vittime delle mafie e promuovere il valore della legalità, l’associazione artistica La Cantina delle Arti e l’amministrazione comunale di Sala Consilina hanno deciso di organizzare l’evento “Verso Via D’Amelio: i 57 giorni” che si terrà a partire dalle ore 20:00 del 19 luglio presso Piazzetta Santa Maria nel cuore del centro storico salese.

Come espresso da un comunicato social del consigliere comunale Tonino Santarsiere, l’intento della serata è quello di “accendere una luce sulla memoria del 19 luglio di 32 anni fa e sul valore della vita di Paolo Borsellino, una vita spesa in nome della legalità, insieme a quella di tante altre vittime innocenti di mafie. Ho voluto, in questo giorno, accendere una luce sul nostro centro storico con l’intento di (ri)partire per il mio viaggio da consigliere proprio da qui perché se oggi è più difficile accedere e fruire di questi luoghi, allo stesso modo, anche la scelta di vivere nella legalità non è sempre la scelta più semplice. I centri storici paradossalmente sono diventati le periferie dei paesi perché vivono nella dimenticanza e nell’abbandono, per una sera andiamo nel nostro centro storico non per mangiare e per bere qualcosa ma per “nutrire” lo spirito di emozione e sentimenti. L’intento è quello di continuare a lasciare questa luce accesa e di accenderne ancora altre in questi luoghi che sono il cuore della nostra comunità”. La prima parte della serata sarà, infatti, dedicata ad una lettura delle memorie del magistrato Borsellino interpretata dall’artista Enzo D’Arco, mentre la seconda parte sarà dedicata al racconto delle storie e dell’impegno civico di familiari di vittime innocenti di Camorra e attiviste dell’associazione Libera: Lucia Di Mauro, Carmela Sermino, Emanuela Sannino e Pierina Lucia Montello.