C’è anche un’azienda salernitana tra quelle coinvolte nel sequestro milionario per frode ad Amazon Italia. Lo riporta “Il Mattino” in un articolo a firma della giornalista Petronilla Carillo. Secondo la finanza il sistema «serbatoi» consentiva ad Amazon di evitare di pagare i contributi ai dipendenti che risultavano della Salerno Trasporti. “ Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia economica e finanziaria della guardia di finanza milanese, in collaborazione con il settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate, riguardano «il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera» come scrive il procuratore capo Marcello Viola”, si legge su “Il Mattino di Salerno” .

“Le ipotesi investigative riguardano «una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti.
E tra le società che «somministravano manodopera», più di una ventina in totale, che avrebbero fatto lavorare i corrieri per Amazon c’è la Salerno Trasporti, che ha operato «con prezzi competitivi grazie ai vantaggi alla stessa assicurati dagli illeciti fiscali» e «assumendo formalmente in carico dipendenti sostanzialmente riconducibili alla committente, ha determinato un’indebita riduzione del relativo carico contributivo in capo» ad Amazon Italia Transport”. Al momento, si legge ancora nell’articolo di Petronilla Carillo, la società non è stata destinatari di alcun sequestro d’urgenza.