Un grido nostalgico è quello di Giuseppe Lupo, legato ai tanti ricordi ma soprattutto agli innumerevoli aneddoti del “dietro le quinte” di uno dei festival che è stato tra più importanti della Campania: il Negro Festival. Durante gli oltre vent’anni di Negro, il Vallo di Diano è stato teatro di un via vai di artisti di fama nazionale e internazionale.
Giuseppe ha rivestito sin dal primo momento uno dei ruoli più complicati dell’organizzazione: la gestione degli artisti.
Giuseppe Lupo ha raccontato ai nostri microfoni i più pazzi backstage, le più esigenti richieste di catering e poi quella telefonata ricevuta alle cinque di mattina e fatta da un noto artista per una richiesta “urgente” di cambio hotel.
Un Negro 2.0 secondo Lupo “E’ possibile solo con il sostegno delle istituzioni, Regione e Comunità Europea. Era un festival non solo di Pertosa ma di tutto il territorio”, conclude.
