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domenica, 6 Ottobre, 2024
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Ospedale di Polla. Il punto di Caronna, direttore del reparto di Ortopedia: “Serve un ricambio generazionale”

In molti vogliono far sentire la propria voce in merito alla situazione critica nella quale versa l’ospedale “Luigi Curto” di Polla. Dopo l’incontro dei sindaci del territorio e la lettera aperta della radiologa Annamaria Cioffi, è il direttore dell’ U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia, il dottore Antonio Caronna, a prendere la parola. Intervistato nel corso del primo incontro di Ortotrauma del Vallo di Diano, che si è svolto nei giorni scorsi a Teggiano, Caronna ha spiegato qual è la condizione all’interno del reparto del quale è responsabile e ha espresso il proprio pensiero sulla situazione generale del nosocomio valdianese.

“Nel mio reparto c’è sempre difficoltà di personale infermieristico. Devo dire che la soluzione è stata individuata in questo momento, concordato con la direzione sanitaria, riducendo i posti letto del reparto. Sono stati ridotti nel reparto ma non nell’ospedale. I pazienti che dovessero essere ricoverati e non hanno ospitalità nel reparto che dirigo- spiega Caronna- vengono comunque ospitati dall’ospedale e noi li andiamo a curare. L’inizio delle cure avviene negli altri reparti, poi piano piano vengono trasferiti. In questo modo usufruiamo della disponibilità del personale infermieristico degli altri reparti. Insomma, si è suddiviso il carico del lavoro nelle altre unità operative. [ … ] Quindi i posti letto non sono persi, ma sono un po’ distribuiti. Perché- continua Caronna- c’è una difficoltà oggettiva, purtroppo bisogna rendersene conto e allora una soluzione si è trovata in questo modo. In futuro poi si vedrà, questa è la realtà dell’Ortopedia in questo momento”.

Per quanto riguarda l’ospedale, che serve non solo il Vallo di Diano ma anche i territori limitrofi come la Basilicata, il direttore crede che la responsabilità di ciò che sta accadendo non sia da attribuire soltanto ai politici, ma anche alla cittadinanza del territorio e a tutti i medici della zona che decidono di lavorare altrove. “La colpa principale è che questo territorio non sta fornendo ricambio generazionale di tipo medico, mancano i medici” afferma Caronna. “Servono i medici- prosegue Caronna- senza di loro in qualche anno chiuderanno le varie Unità Operative”.

“E’ un bell’ospedale- conclude il direttore- forse lo era pure prima, ma ho l’impressione che ci siano personalità qualificate che hanno difficoltà a esprimersi e a esprimere una buona medicina o chirurgia perché ci sono difficoltà, soprattutto perché manca il personale”.

1 Commento

  1. fusco antonio says:

    ….vero ma non solo a livello sanità è un po’ tutto il territorio degradato ed abbandonato che è nelle mani di nullafacenti e gente che vive ai margini della legalità che vivono di elemosine ed assistenza compresa buona parte della politica.

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