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lunedì, 9 Dicembre, 2024
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Il rapporto tra Chiesa e Intelligenza Artificiale al centro dell’incontro voluto dalla Diocesi di Teggiano-Policastro

Nel pomeriggio di sabato a Teggiano, presso il centro parrocchiale “Pier Giorgio Frassati” di Prato Perillo, si è tenuto il convegno dal titolo “Chiesa e Intelligenza Artificiale: sfide e opportunità”. L’evento è stato organizzato dalla Diocesi di Teggiano-Policastro per approfondire quello che è uno dei temi più caldi del momento: l’uso, i rischi e i vantaggi dell’Intelligenza Artificiale. Un tema che era già stato sviluppato a Pompei in uno degli incontri promossi dalla Conferenza Episcopale Campana e al quale aveva preso parte il vescovo della Diocesi, Padre Antonio De Luca, in quanto delegato per il Settore Comunicazioni Sociali della CEC.

L’incontro, al quale hanno partecipato soprattutto gli operatori pastorali tra catechisti, animatori e insegnanti di religione, è stato realizzato con la partecipazione, in veste di relatore, del professore Giovanni Tridente, docente presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma dove si occupa di Intelligenza Artificiale, informazione religiosa e missione della Chiesa in ambito digitale, esplorando le nuove frontiere della tecnologia in rapporto all’ evangelizzazione e alla pastorale.

Nel corso del suo intervento il professore ha illustrato quali sono le caratteristiche e il funzionamento di questi strumenti a nostra disposizione, partendo dal famoso ChatGPT, spiegando come, in realtà, si tratta di tecnologie in uso già da diverso tempo. Sono stati analizzati aspetti cruciali come i vantaggi dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, che vanno dalla riduzione dei costi al progresso scientifico, e le sfide che essa presenta, tra cui la sostituzione del lavoro umano, i problemi legati alla privacy e alla sicurezza, l’impatto ecologico e infine anche le insidie per la formazione culturale, ad esempio nelle scuole. Durante l’incontro si è dato spazio al rapporto tra le nuove tecnologie e la Chiesa, dai tempi di Papa Giovanni Paolo II ad oggi con Papa Francesco, e si è parlato della Rome Call for AI Ethics del 2020 che è stato uno dei primi passi per garantire un approccio etico allo sviluppo e all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale che, secondo Papa Francesco, dovrebbe essere sempre al servizio della giustizia e della pace nel mondo.

Non sono mancate le domande da parte di alcuni partecipanti all’evento che hanno manifestato la paura che un giorno queste macchine possano sostituire gli esseri umani, in ambito lavorativo e non solo. In merito Tridente ha spiegato che c’è una differenza sostanziale tra l’uomo, che compie azioni comprendendone il motivo, e la macchina, che invece lo fa meccanicamente e basandosi su nostre richieste. Al termine del suo intervento il professore ha sottolineato l’importanza di conoscere quanto più possibile questi strumenti prima di usarli per capire come sfruttarli al meglio delle loro potenzialità e migliorare la nostra vita, ma ha anche rimarcato il senso di responsabilità che tutti, dal singolo cittadino alle aziende, devono avere nel momento in cui decidono di usufruirne.

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