Ennesima tragedia sul posto di lavoro per un uomo di 32 anni morto schiacciato da una pressa all’Europoligrafico di Perugia, azienda che si occupa di imballaggi. Il dramma si è consumato nel pomeriggio di ieri in pochi secondi, mentre l’operaio, Gabriele Raimondo, originario di Scafati, è scivolato e finito sotto una pressa. Sul posto sono intervenuti prontamente i sanitari del 118, dei tecnici della ASL e i vigili del fuoco, allertati dal collega che lavorava insieme alla vittima, ma non c’è stato nulla da fare.
Adesso, è la Procura ad indagare per omicidio colposo e a ricostruire le dinamiche di questo incidente. Ad occuparsi delle indagini sono il procuratore Giuseppe Petrazzini ed il procuratore capo Raffaele Cantone, i quali stanno coordinando le operazioni di concerto con la Polizia. Per il momento il fascicolo della Procura risulta aperto contro ignoti, ma potrebbero esserci degli sviluppi aprendo un’iscrizione nel registro degli indagati per stabilire con certezza le responsabilità e svolgere tutti gli accertamenti necessari. Accertamenti che saranno fatti anche attraverso gli esami autoptici sulla salma con l’équipe del medico legale Sergio Scalise Pantuso.
Intanto, le prime reazioni sul tragico accaduto sono arrivate dal mondo politico e sindacale. La presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha scritto in una nota “In primo luogo, desidero esprimere le mie condoglianze alla famiglia e agli amici della vittima. La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità condivisa da tutti noi. Rinnovo la mia disponibilità a collaborare con tutte le parti interessate per affrontare questa sfida “; anche la sindaca di Perugia Vittoria Fernandi si è espressa sull’accaduto “un grande dolore per la nostra comunità, e desidero le mie più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici della vittima. La sicurezza sul lavoro è una priorità fondamentale. Rinnoviamo il nostro impegno affinché quanto prima possa essere costituita una commissione di vigilanza sugli appalti, un organismo di controllo che operi per garantire un lavoro più sicuro per tutti e tutte, anche mediante intese e protocolli con la Polizia Municipale, funzionari e rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali”. Mentre il Segretario generale della UIL, Maurizio Molinari ha dichiarato “Da parte nostra, ennesimo richiamo alle istituzioni, con la Regione in primis, affinchè apra quanto prima un tavolo di confronto sulla questione, iniziando un serio lavoro sulla base della piattaforma che i sindacati hanno elaborato mesi fa. Non c’è tempo da perdere perchè l’Umbria è tra le regioni peggiori su questo fronte e il lavoro è un diritto, per esercitare il quale ciascun cittadino non può perdere la vita”.