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venerdì, 28 Marzo, 2025
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Alta Velocità a Padula, Esposito: “E’ necessario unità e responsabilità”

Continuano le polemiche intorno alla fermata dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano. Le isolate iniziative consiliari del comprensorio volte a rimettere in discussione la collocazione della fermata dell’A.V. rischiano secondo  il Presidente Vittorio Esposito e la Giunta esecutiva della Comunità Montana Vallo di Diano di creare un’immagine non proprio costruttiva del territorio che in questa fase dovrebbe puntare all’unità territoriale e ad uno sviluppo omogeneo di un’area destinataria di un’opera strategica quale l’Alta Velocità e la stazione annessa, che cambierà per sempre il corso della storia.

Intanto l’azienda Rete Ferroviaria Italiana ha comunicato in forma ufficiale l’ubicazione della stazione prevista dal progetto Romagnano – Buonabitacolo e il relativo cronoprogramma dettando tempistiche precise: entro aprile 2025 la conclusione dell’iter di approvazione dei progetti dei due sub-lotti: Romagnano Padula e Padula Praia a Mare; entro Maggio 2025 il via libera ai due tratti dell’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria; entro i successivi due mesi lo svolgimento della Conferenza dei servizi e approvazione definitiva; entro il 2025 gara e aggiudicazione dei lavori per il lotto Romagnano-Buonabitacolo che comprende la realizzazione anche della Stazione nel territorio di Padula; entro la primavera del 2026 l’ inizio dei lavori del tratto Romagnano-Buonabitacolo ed entro il 2030 fine dei lavori del lotto 1b Romagnano-Buonabitacolo.

In una fase così avanzata delle attività di RFI, appare quanto mai fuori luogo nonché pericoloso- secondo Esposito- prestare il fianco ad anacronistici e improvvisati comitati che hanno il solo intento di creare dissidi tra i cittadini per sbandierare, poi, la non unità del territorio.

La Giunta esecutiva della Comunità Montana Vallo di Diano in un appello corale invita i cittadini e le singole comunità ad abbracciare una visione generale e condivisa dello sviluppo locale, che superi campanilismi, se mai ne esistano ancora, e che miri ad una crescita complessiva del territorio.

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