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domenica, 23 Marzo, 2025
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Punti Nascita a rischio chiusura: il consiglio regionale approva odg per la loro tutela

Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che si oppone fermamente alla chiusura dei punti nascita di Polla, Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca. Questo voto unanime invia un segnale forte e trasversale da parte di tutte le forze politiche, che riconoscono l’importanza di difendere questi presidi sanitari essenziali per le comunità locali.

L’ordine del giorno chiede al Governo nazionale di non legare l’uscita della Campania dal Piano di rientro dai disavanzi sanitari alla chiusura di tali strutture, sottolineando il ruolo strategico di questi punti nascita per i territori in cui operano.

Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, ha espresso soddisfazione per il risultato unanime: “La difesa dei punti nascita nelle aree interne non è solo una battaglia di civiltà, ma anche una questione di giustizia territoriale. Data la conformazione orografica della nostra regione, chiudere questi servizi significherebbe un danno enorme per le comunità locali. Se vogliamo combattere lo spopolamento, dobbiamo garantire più servizi, non eliminarli. È impensabile mettere sullo stesso piano i punti nascita delle grandi città e quelli di realtà come Sapri e Polla, dove le distanze e le difficoltà di accesso agli ospedali più vicini sono significative.”

Pellegrino ha aggiunto: “Con il Presidente Vincenzo De Luca, da anni ci battiamo per salvaguardare i punti nascita delle aree interne, consapevoli che la loro chiusura rappresenterebbe un duro colpo per intere comunità. È paradossale parlare di chiusura per ragioni economiche, proprio in un momento storico in cui si prevede una spesa di circa 800 miliardi di euro in armamenti, senza alcun vincolo di bilancio. Usare il Piano di rientro come pretesto per giustificare la chiusura di questi servizi è non solo ridicolo, ma anche irrispettoso nei confronti dei cittadini campani.”

Infine, il capogruppo di Italia Viva ha ribadito che la sicurezza per le madri e i neonati non deve diventare un pretesto per la soppressione dei reparti: “Se l’obiettivo è la sicurezza, allora dobbiamo investire nel potenziamento di questi punti nascita, non nella loro chiusura. Non risulta che i reparti di Polla e Sapri abbiano tassi di complicanze superiori alla media regionale e nazionale. Basta con le incoerenze e le scuse: difenderemo con determinazione il diritto delle comunità locali ad avere servizi sanitari adeguati.”

L’approvazione unanime dell’ordine del giorno rappresenta un passo cruciale per mantenere alta l’attenzione su un tema fondamentale per le aree interne della Campania, con la speranza che il Governo nazionale riveda le proprie posizioni in merito.

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