Secondo Pietro Simonetti, del Cseres, “i dati parlano chiaro meno 41% rispetto al 2019”.
“Un fatto grave,aggiunge Simonetti, taciuto alla Bit di Milano da Apt impegnata a comunicare con convegni,degustazioni,Spot, selfie e tagli del nastro inaugurale ,non tricolore ma verde. Anche le normali regole del protocollo repubblicano sono state ignorate. Le 300 persone,di cui cento relatori per parlare a se stessi ed alla delegazioni lucane,non hanno avuto il piacere di avere notizia di questi dati che sono raccolte da Apt.
Adesso il Pollino, come Maratea ed altre zone,ha bisogno di aiuto per il 2024.
Occorre un tavolo di crisi, aggiunge la nota stampa del rappresentante del Cseres, presso la Prefettura di Potenza per evitare un ulteriore riduzione del turismo. Ho verificato con i ristoratori ed albergatori del Pollino, bravi e coraggiosi, la situazione. Molti B&b e strutture ricettive stanno per chiudere,altre hanno chiuso,il futuro non promette nulla di buono. L’ Apt continua a scrivere sui presunti successi ed annuncia altri convegni convegni ed eventi per il turismo delle” radici” e delle “passioni”.
Ecco una occasione unica per modificare la centralizzazione delle iniziative e spostare gli interventi nel Pollino ed in altre zone. A Milano sono state spese molte risorse facciano in modo che nel 2024 si spenda meno alla Bit e molto di piu’ nei territori. Prima occorre che la Prefettura e le autorità deputate facciano qualcosa di serio per invertire la tendenza ,per andare oltre gli spot,gli annunci e le spese pazze per la promozione sterile ed inefficace.
Un crono programma per la manutenzione Stradale,servizi ,formazione del personale,coordinamento degli incentivi e del trasporto su gomma. Senza misure concrete non si sviluppa il turismo nel Parco e nelle zone dove sono emerse criticità e condizioni penalizzanti”.