La telenovela del Ponte di Caiazzano continua a essere ricca di spiacevoli colpi di scena. Ora la problematica riguarda le indagini archeologiche ordinate dalla Sovraintendenza. “Non ci sono parole per definire l’ambiguità verso i cittadini da parte della Provincia di Salerno in merito alla situazione che investe e interessa la ricostruzione del Ponte di Caiazzano che collega Padula e Sassano”. Così inizia il comunicato di Piazza-Schierarsi Cilento-Vallo di Diano in merito al transito viario sul ponte in questione fermo da quasi tre anni e con lavori che sono nuovamente congelati. La Provincia di Salerno è l’ente appaltante dei lavori, lavori che rischiano di essere infiniti. Lo fanno sapere dall’associazione in quanto la Soprintendenza di Salerno ha fornito loro, nella giornata di ieri, delle risposte “inquietanti”. “Contrariamente alle recenti dichiarazioni rassicuranti e ottimistiche in merito alla imminente ripresa dei lavori, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno ed Avellino ha dichiarato nel suo parere relativo alla tutela archeologica” E questo viene scritto. “Considerato che il progetto prevede la demolizione e la ricostruzione del Ponte sul fiume Tanagro lungo la S.P. 51; che l’area oggetto di intervento è posta in prossimità di aree archeologiche e la stessa S. P. 51 ricalca un probabile tracciato viario di età romana, questa Soprintendenza subordina il rilascio del proprio nulla osta all’esecuzione di indagini archeologiche preventive che dovranno interessare le pile di fondazione del nuovo ponte”.
A oggi non è stato demolito in toto il ponte preesistente, condizione necessaria per poter effettuare indagini archeologiche preventive che dovranno interessare le pile di fondazione del nuovo ponte, come disposto dalla Soprintendenza. “Chiediamo a coloro che hanno rassicurato i cittadini sulla ripresa dei lavori di rifacimento ex novo del ponte di Caiazzano se il ritardo sia stato e continui ad essere determinato da quanto richiesto dalla Soprintendenza per il rilascio del proprio nulla osta. E’ ora di fare chiarezza una volta per tutte su questa intricata vicenda, a tinte fosche, che da tre anni tanti disagi sta creando a attività commerciali e cittadini. Quello che a noi pare chiaro ancora una volta è la totale inadeguatezza della politica – a tutti i livelli, compreso quello locale – di fornire risposte tempestive ed efficaci ai cittadini/contribuenti i quali spesso pagano le tasse per non ricevere risposte alle loro esigenze. Questo del ponte di Caiazzano ne è un esempio chiaro e incontestabilmente clamoroso. Restiamo vigili sulla problematica, non escludendo – perdurando questo stato di fatto poco chiaro in merito alla ripresa dei lavori – il ricorso ad all’Autorità Giudiziaria al fine di accertare eventuali responsabilità che hanno determinato questa situazione davvero non più sostenibile e giustificabile”.