I Carabinieri del NOE di Potenza e del Nucleo radioattivi del Comando per la tutela ambientale e la Sicurezza energetica di Roma hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica di Matera, relativo ad un’area di circa 600 mq, nel sito nucleare Itrec di Rotondella in località Trisaia, gestito da Sogin , che si occupa delle attività di smantellamento degli impianti nucleari italiani e della relativa gestione dei rifiuti radioattivi.
In seguito ad una serie di verifiche effettuate è stato disposto il sequestro, infatti nel corso del tempo -e su delega della procura di Matera, dai Carabinieri del NOE e dall’ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin)- sono stati effettuati diversi campionamenti di terreno, prelevati da alcuni cumuli (circa 1500 mc), stoccati in un’area del sito, in attesa delle previste procedure di analisi, finalizzate al successivo smaltimento, quali rifiuti convenzionali (terre e rocce da scavo) presso impianti esterni al sito nucleare e provenienti verosimilmente dalle attività di scavo effettuate per la realizzazione di alcuni manufatti, rientranti nell’attività di smantellamento (nel gergo decommissioning).
La presenza di tali cumuli era già stata oggetto di segnalazione e di approfondimento investigativo da parte dei carabinieri del NOE di Potenza, sin dal mese di maggio 2022, a seguito dell’ispezione, disposta dell’allora Ministro dell’ambiente e della transizione ecologica, e finalizzata a documentare lo stato di sicurezza dell’impianto Itrec e le corrette modalità di smaltimento dei rifiuti radioattivi e di quelli convenzionali, previa effettuazione di specifiche analisi, finalizzate ad accertare l’eventuale presenza di contaminazione.
Al termine di tali verifiche sono state accertate alcune criticità che hanno indotto i militari del NOE a sollecitare, previa verifica analitica, lo smaltimento dei rifiuti, suddivisi in 4 lotti, da tempo (almeno dal 2014) stoccati nel sito.
Tali operazioni di smaltimento sono state condotte senza criticità per tutti i lotti ad eccezione del numero 4, relativamente al quale, nel mese di dicembre 2023 la stessa Sogin ha comunicato all’ISIN che le analisi, propedeutiche allo smaltimento delle terre, avevano rilevato la presenza di uranio arricchito u234. L’alert ha indotto poi l’ispettorato per la sicurezza nazionale a sospendere il nulla osta al conferimento del lotto numero 4, riservandosi, unitamente ai carabinieri del NOE, di effettuare ulteriori accertamenti, in quanto quella tipologia di radionuclide, seppur in minime concentrazioni, non rientrava nei processi normalmente realizzati nell’ impianto Itrec di Rotondella.
Il 21 e 22 febbraio 2024 il personale dell’Isin ha effettuato, con il coordinamento della Procura di Matera, accertamenti di riscontro sul materiale del lotto numero 4, i cui esiti hanno confermato la presenza di uranio arricchito u234 – u235 non riconducibile ai radionuclidi uranio – torio in deposito presso il sito gestito da Sogin.
I livelli di contaminazione rilevati, come certificato dall’Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin), non rappresenterebbero un pericolo immediato per i lavoratori, per l’ambiente e la popolazione e l’area in sequestro verrà posta in sicurezza secondo le indicazioni dell’Isin.