È in corso una vasta operazione di sgombero nel Parco Verde di Caivano, disposta dalla Procura di Napoli Nord, che ha coinvolto oggi il rilascio di 36 appartamenti occupati abusivamente da anni. Si tratta di una prima fase di un intervento che mira a contrastare il fenomeno delle occupazioni illegali nella zona, che ha visto la Procura individuare ben 240 casi di possesso illegale degli alloggi. Complessivamente, sono 419 le persone indagate per il reato di occupazione abusiva di edifici pubblici. Gli sgomberi attuali riguardano situazioni in cui non è possibile attuare alcuna forma di regolarizzazione, a causa della condizione reddituale degli occupanti o della presenza di precedenti penali.
Il Parco Verde di Caivano è tristemente noto per numerosi episodi di cronaca, tra cui spicca, nel 2023, lo stupro di due cuginette da parte di un gruppo di aggressori, per la maggior parte minorenni. Questo episodio ha sollevato l’indignazione dell’opinione pubblica e ha spinto il parroco del quartiere, don Maurizio Patriciello, a lanciare un appello per salvare la zona dal degrado e dalla criminalità. L’appello ha trovato attenzione a livello nazionale, con la visita della premier Giorgia Meloni e l’avvio di un piano di riqualificazione che sta interessando l’intero comune di Caivano, con particolare focus sul Parco Verde.
Lo sgombero rappresenta solo una delle azioni intraprese per riportare legalità e sicurezza nel quartiere, dove le case popolari, spesso occupate senza titolo, sono state simbolo di disagio sociale e criminalità. Le autorità locali e nazionali hanno dichiarato che l’intervento non si limiterà a questa operazione, ma fa parte di un progetto più ampio per restituire dignità alla zona. Con il proseguimento degli sgomberi e il piano di riqualificazione in corso, le istituzioni promettono un impegno costante per trasformare il Parco Verde da un epicentro di degrado in un esempio di riscatto sociale e urbano.
era ora che si muovono