Si è conclusa da pochi giorni la Masterclass internazionale sulla Leadership, tenutasi a Windosr (Gran Bretagna), organizzata dalla professoressa Francesca D’Auria, cardiochirurga di Teggiano e fondatrice della Women Committee presso la Società Europea di Cardiochirurgia (EACTS), insieme alle colleghe cardiochirurghe Indu Deglurkar, Julie Cleuziou, Anna Lena Emrich, Maroua Eid e Miia Lehtinen.
D’Auria, unica italiana, ha tenuto le moderazioni del corso accademico “EACTS Emerging Leaders Masterclass: Leading Effectively with Impact & Insight”, corso avanzato rivolto a cardiochirurghe e cardiochirurghi con ruoli apicali di tutto il mondo. Il corso è stato focalizzato su comunicazione, leadership, pregiudizi e discriminazioni che riducono le performance delle organizzazioni professionali ad alta complessità. Tra i numerosi partecipanti, tutti esponenti della medicina internazionale, era presente anche il Professor Rich Withnall, amministratore delegato della Facoltà di leadership medica e gestione del Sistema Sanitario inglese (NHS), consulente del Governo britannico nonché medico personale di re Carlo III.
Gli argomenti principali del corso sono stati la corretta ed efficiente riorganizzazione della
leadership in cardiochirurgia e la gestione di governo delle Organizzazioni Ospedaliere complesse integrate nella Sanità Territoriale, con una visione internazionale volta ad elevare la qualità delle cure dei pazienti e della vita del personale sanitario, nel rispetto dell’ambiente e in vista delle emergenze che il cambiamento climatico sta provocando a livello globale: pandemie, desertificazione, povertà economica, guerre planetarie, terremoti, alluvioni, inquinamento, ricomparsa di malattie che si ritenevano debellate, invecchiamento della popolazione, inverno demografico.
Nell’ottica dei suddetti veloci cambiamenti socio-economico-ambientali e delle tecnologie di ultima generazione (robotica, intelligenza artificiale, omica, etc) è necessaria una governance clinica altrettanto veloce, efficiente, educativa, esemplare, universale e giusta che valorizzi la meritocrazia e abolisca la discriminazione pervasiva a partire dai settori ad alto livello di complessità tecnico-professionale e culturale.