Calenzano, in provincia di Firenze, è sotto choc dopo la devastante esplosione avvenuta il 9 dicembre nel deposito Eni, un evento che ha causato una vera e propria strage. Il bilancio, già drammatico nelle prime ore, è peggiorato con il passare del tempo: dopo le prime due vittime accertate, il numero è salito a cinque nella giornata di oggi, 10 dicembre. Inoltre, si registrano un disperso e 26 feriti, alcuni in condizioni critiche.
L’ultimo aggiornamento, delle ore 12:40, ha confermato il recupero di altri due corpi nella zona della pensilina di carico. Le vittime sono entrambe della Basilicata: Gerardo Pepe, 45 anni, di Sasso di Castalda, e Franco Cirelli, 50 anni, di Cirigliano. Entrambi erano operai della Sergen, un’azienda lucana impegnata in lavori di manutenzione nel sito.
La tragedia ha colpito profondamente la comunità lucana, che ha perso due dei suoi figli. Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha espresso il suo cordoglio:
“Apprendo con dolore della tragica scomparsa di due operai lucani. Desidero esprimere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, ai loro amici e colleghi. Tutta la comunità lucana è scossa da questo tragico evento ed è in apprensione per le sorti di Luigi Murno, rimasto gravemente ustionato. Questo dramma dimostra ancora una volta quanto sia necessario intensificare gli sforzi per garantire la sicurezza sul lavoro”.
Anche Rocchino Nardo, sindaco di Sasso di Castalda, ha manifestato il dolore della comunità sassese:
“La scomparsa di Gerardo è una tragedia immane per tutti noi. Nelle prossime ore proclameremo il lutto cittadino”.
La procura di Prato ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità, mentre le ricerche proseguono per individuare l’ultimo disperso.
L’esplosione al deposito Eni di Calenzano potrebbe essere ricordata come la “strage degli autotrasportatori”, dato che tutte le vittime erano impegnate in mansioni legate al trasporto e alla manutenzione. Questo dramma riporta l’attenzione sull’importanza della sicurezza sul lavoro, un tema che non può più essere trascurato.
La comunità locale e nazionale si stringe attorno alle famiglie delle vittime, in attesa di ulteriori sviluppi dalle indagini che dovranno chiarire le cause e le responsabilità di questo tragico incidente.