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venerdì, 20 Giugno, 2025
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Sgombero e confisca a Moio della Civitella: diplomi falsi negli Istituti Paritari di Agropoli

Nella continua lotta contro la diffusione dei diplomi facili e delle pratiche illecite nel sistema scolastico, un recente sviluppo nella cittadina di Agropoli ha evidenziato gli sforzi delle autorità nel contrastare questo fenomeno preoccupante.

Un vasto complesso residenziale situato nella contrada Moio, precedentemente confiscato nell’ambito di un’indagine sulle “Scuole fantasma” avviata dalla Guardia di Finanza, è stato sgomberato e acquisito al patrimonio comunale di Agropoli. Questo complesso era stato sequestrato circa un anno fa, nell’ambito di un’inchiesta che ha portato alla denuncia di 132 persone in diverse regioni e al sequestro di beni per un valore di 6,6 milioni di euro.

L’accusa centrale riguarda la pratica dei diplomi facili, con imprenditori locali che avrebbero offerto titoli di studio contraffatti in cambio di somme comprese tra i 2.500 e i 5.000 euro. Due fratelli agropolesi, all’epoca titolari di istituti paritari a Laureana Cilento e Ceraso, sono stati arrestati in relazione a questa vicenda.

Il sequestro, avvenuto nel 2012, coinvolse 59 unità immobiliari distribuite ad Agropoli, Laureana, Torchiara e Ceraso. Al fine di “proteggerle” dai sequestri, queste proprietà furono conferite in un fondo patrimoniale alla fine del 2012. Tra i beni sequestrati figurano tre ville di pregio con piscina, di cui una a Moio, numerosi appartamenti, veicoli e un consistente importo di denaro depositato sui conti o investito in polizze assicurative.

La confisca dei beni, tra cui una lussuosa villa a Moio, è stata eseguita recentemente, rappresentando un passo significativo nella risposta delle autorità locali a questo tipo di illeciti. L’operazione di sgombero ha coinvolto diverse forze dell’ordine, tra cui la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco e persino un’ambulanza.

Il Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, e il sostituto procuratore Alfredo Greco hanno coordinato le indagini che hanno portato agli arresti domiciliari degli imprenditori.

 

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