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giovedì, 5 Dicembre, 2024
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Liberata la famiglia lucana rapita in Mali due anni fa. La comunità di Ruoti è pronta per riabbracciarli

Atterrato questo pomeriggio a Ciampino, l’aereo con a bordo la famiglia Langone. Originari di Ruoto nel potentino, Rocco Langone, sua moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni erano stati sequestrati in Mali il 19 Maggio del 2022 , nella loro abitazione alla periferia della città di Koutiala, a sud est della capitale, Bamako, dove vivevano da diversi anni. A rapirli, in pieno giorno, quattro uomini armati, membri di una fazione jihadista riconducibile al JNIM( Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani) allineata con Al Quaeda e molto attiva nell’Africa Occidentale. Liberati nella notte del 26 Febbraio, nonostante la lunga prigionia, i componenti della famiglia godono di ottime condizioni di salute. Ad accoglierli il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha ringraziato «il grande lavoro fatto dalla diplomazia e dalla intelligence per riportarli a casa»; e ha sottolineato che c’è stato, durante il sequestro, «una grande collaborazione della famiglia, che ha sempre mantenuto il silenzio con grande serietà. È così – ha aggiunto- che si ottengono i risultati». Anche la comunità di Ruoti è pronta ad accogliere la famiglia Langone, insieme alla sorella di Rocco, Maria Langone, che non ha voluto ancora rilasciare dichiarazioni pubbliche. Mentre il Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in una dichiarazione, ha espresso viva soddisfazione per la vicenda, ringraziando “il Ministro Antonio Tajani e le istituzioni tutte, dall’Aise allo stesso Ministero degli Affari Esteri ed alla Cooperazione Internazionale, che in questi mesi hanno seguito con grande impegno il caso della famiglia lucana originaria di Ruoti, attesa per oggi a Roma ed alla quale inviamo un affettuoso saluto a nome dell’intera comunità regionale”.

Marianna Feliciello 

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