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mercoledì, 22 Gennaio, 2025
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La sanità lucana piange il dottore Domenico Sannicandro

“Un ringraziamento speciale al dottor Domenico Sannicandro, Direttore della Nefrologia, per la disponibilità e la grande professionalità dimostrata durante la criticità avvenuta nel corso della malattia”.

Vergato da una famiglia di Varese, recitava così soltanto uno, fra quelli resi noti anche a mezzo stampa, dei molti messaggi di riconoscenza che era solito ricevere il già Direttore del Dipartimento funzionale Nefro-Urologico dell’azienda ospedaliera san Carlo di Potenza, venuto a mancare nelle scorse ore.

Domenico “Mimmo” Sannicandro, scomparso a settantun anni, aveva sempre dichiarato infatti di avere a cuore una sanità “equa per tutti”.

Uomo di medicina dalla dilagante umanità, capace di instaurare quell’indispensabile, ma a volte più agevole a parole che nei fatti, rapporto di empatia col paziente, per Sannicandro – che aveva assunto il ruolo di direttore del Dipartimento Funzionale Nefrologico del San Carlo nel 2012- era dunque fondamentale “porre come figura centrale la persona che esprime un bisogno di salute, offrendo il massimo delle risposte possibili, rendendo semplici e facilmente fruibili i percorsi assistenziali”* .

Speciale e indimenticato anche il rapporto che lo legava a tutte le altre figure operanti nel Dipartimento, in virtù dell’intento, riuscito, “di perseguire e realizzare gli obiettivi assegnati, ma soprattutto con la determinazione di consolidare un valido clima collaborativo tra tutti gli operatori, rivestendo ciascuno un ruolo attivo e propositivo di una totale condivisione delle varie problematiche e delle loro possibili soluzioni”. Si tratta di dichiarazioni tratte dal libro “Il San Carlo si racconta” di Virginia Cortese e Rosa Santarsiero.

La sanità lucana perde dunque un gran de uomo e professionista, ma resterà nel tempo il suo esempio virtuoso.

Commosso il ricordo dell’ing. Giuseppe Spera, direttore generale del “San Carlo”: “Mimmo era un galantuomo vero, in venti anni di conoscenza non gli ho mai visto assumere un atteggiamento scorretto o alzare la voce, indipendentemente da chi avesse di fronte. Questo suo modo signorile di affrontare il lavoro e di relazionarsi con le persone gli ha garantito all’interno dell’Azienda una vita professionale densa di soddisfazioni, ottenute sempre in un discorso di squadra. Aveva una fermezza esemplare, esclusiva delle persone davvero capaci, anche nei momenti più complicati. Lo rimpiangeremo tutti, io, l’azienda, gli operatori, i pazienti, tutti quelli che l’hanno conosciuto: persone come Mimmo sono davvero rare. Ciao Mimmo, ti vogliamo bene”.

Walter De Stradis

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