Giulia, Chiara e una notte di fine luglio che ha cambiato le loro vite.
Era la notte tra il 30 e il 31 Luglio 2020,a Cava de’ Tirreni, e Giulia e Chiara chiacchieravano e ridevano insieme su un muretto, quando all’improvviso un’automobile sbandando stava per colpirle. In un frangente di secondo, quanto basta per cambiare tutta una vita, Giulia si accorge del pericolo imminente e da uno spintone a Chiara, che così la salva. Ma Giulia no, l’auto la colpisce e perde una gamba.
Sono trascorsi quattro anni da quell’incidente, che ha cambiato le loro vite. Oggi Giulia e Chiara sorridono insieme con una corona d’alloro sui loro capi e una pergamena nelle loro mani. Si sono laureate, a pochi giorni di distanza l’una dall’altra, Giulia in Lettere a Salerno e Chiara in ingegneria biomedica, a Torino. Ma la scelta di Chiara, in particolare, non è casuale. La giovane ventiduenne, infatti, ha deciso di intraprendere gli studi in ingegneria biomedica con lo scopo di aiutare quante più persone possibili nello sviluppo di protesi, il suo percorso di studi, infatti, proseguirà con la magistrale in strumentazione biomedica che si occupa, fra le altre cose, di progettare le componenti elettroniche dei singoli strumenti oppure dei sensori e di collegamenti alle app. Un riconoscimento alla ragazza, che in quella notte di luglio di quattro anni fa le ha salvato la vita.
Giulia, comincerà a studiare e a specializzarsi in filologia a Roma, e nel futuro si immagina dietro una cattedra universitaria a insegnare. Innamorata delle parole, dichiara che la sua preferita deriva dal greco e significa “rifiorire”.
Giulia e Chiara sono l’esempio vivente che nella vita nessuno si salva da solo. Due vite per sempre intrecciate da un destino beffardo che, in parte, qualcosa ha tolto, ma che ha anche donato tanto. Ora, insieme, come sono abituate, si apprestano a vivere un nuovo capitolo della loro vita, certe che gli incidenti accadono, ma non impediscono ai sogni di avverarsi.