ULTIME NEWS!

giovedì, 23 Gennaio, 2025
CronacaAttualitàRegione CAMPANIA

Addio al Castello delle cerimonie: il Comune di Sant’Antonio Abate verso l’acquisizione dell’immobile

“Abbiamo atteso per otto mesi la pubblicazione delle motivazioni della sentenza che ordina la confisca dell’immobile noto come Grand Hotel La Sonrisa e l’acquisizione a titolo gratuito dell’intera area di oltre 40mila metri quadrati a patrimonio del Comune di Sant’Antonio Abate”, queste le dichiarazioni in merito all’immobile confiscato della Sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abbagnale, e continua: “Adesso con gli uffici comunali sono stati stilati tutti gli atti d’indirizzo per avviare l’acquisizione del bene, in vista del successivo cronoprogramma per liberare immobili e terreni”. Nei prossimi giorni dunque una riunione gestionale “delineerà in maniera oculata il cronoprogramma delle attività, che saranno valutate di concerto con gli uffici comunali. Il cronoprogramma sarà successivamente sottoposto al vaglio della prefettura e della procura generale di Napoli. Nel frattempo, attraverso una nota indirizzata al prefetto, alla procura della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata e alla procura generale di Napoli, sono state già trasmesse le copie delle delibere adottate”.

Il Comune di Sant’Antonio Abate si avvia, quindi, verso l’acquisizione del Castello del boss delle cerimonie, la struttura ricettiva , in provincia di Napoli, confiscata lo scorso febbraio e conosciuta per l’omonimo e popolare programma tv in onda su RealTime.

Il Comune di Sant’Antonio Abate ha ingaggiato come esperti legali esterni all’Ente l’avvocato Lorenzo Lentini per le questioni amministrative, mentre per le questioni penali l’avvocato Marco Campora. Ad oggi, le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione lo scorso 15 febbraio con la quale si conferma quella emessa dalla Corte d’Appello nel 2022 non risultano ancora pubblicate, né la sentenza è stata notificata al Comune di Sant’Antonio Abate. In merito ai ritardi la Sindaca Abbagnale si esprime così: “Un ritardo che ha rallentato le fasi successive relative all’acquisizione. Di concerto con i consulenti nominati, il Comune ha deciso di avviare ugualmente l’iter, tenuto conto che si tratta di una sentenza comunque divenuta irrevocabile. Nell’attesa, la macchina amministrativa non è stata inerme: ha avviato tutte le pratiche necessarie ed ha anche richiesto una valutazione del bene all’Agenzia del Territorio di Napoli che, però, con una nota ha precisato che potrà effettuare un sopralluogo solo a partire da dicembre 2024- e continua-“Nel frattempo, i precedenti titolari del bene, attuali occupanti sine titulo, stanno versando regolarmente un canone di circa 29mila euro mensili per l’occupazione, calcolato in base alle tabelle delle quotazioni stabilite dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate”. In conclusione: “Ogni azione sarà intrapresa in sinergia con la prefettura e la procura generale, con la massima trasparenza e nel rispetto della legalità. Infine, una precisazione: il futuro della struttura sarà condiviso, deciso e comunicato solo nei prossimi mesi”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati