Il Consiglio dei Ministri ha proclamato lo stato d’emergenza per la crisi idrica in Basilicata. La notizia è stata confermata ieri dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci. La disponibilità iniziale di fondi per intervenire sarà di 2,5 milioni di euro.
“Questa decisione era attesa, in seguito alla richiesta formulata dalla Giunta regionale il mese scorso. Le istituzioni coinvolte stanno lavorando da settimane per mitigare i disagi nei 29 comuni colpiti dalla siccità e dalle temperature superiori alla media, che persistono da tempo. Come annunciato dal ministro Musumeci, questi fondi verranno utilizzati per le prime azioni necessarie nella gestione della crisi”, ha dichiarato Pasquale Pepe, vicepresidente e assessore alle Infrastrutture, Reti idriche, Trasporti e Protezione Civile della Regione Basilicata.
“Una volta superata questa fase critica, sarà fondamentale attuare un programma di ristrutturazione della diga del Camastra, affinché simili difficoltà non si ripropongano in futuro. Nel frattempo, stiamo intensificando gli sforzi per garantire l’erogazione di acqua potabile, anche se con delle interruzioni. Da oggi è operativa la piattaforma galleggiante provvisoria, realizzata da Acquedotto Lucano nella zona più profonda dell’invaso, dotata di due pompe per il sollevamento dell’acqua che verrà immessa nella rete”.