Il prossimo 12 marzo avrà inizio il processo, presso il Tribunale di Salerno, a carico del maestro di taekwondo di Capaccio Paestum accusato di violenza sessuale ai danni di una bambina di 9 anni e di due gemelline di 11. I fatti sono avvenuti in maniera continuata dal giugno del 2021 al maggio 2023. I genitori delle piccole sono stati identificati parti civili. Secondo la ricostruzione della Procura, il 68enne avrebbe palpeggiato le allieve più volte, durante vari esercizi di stretching, toccando loro il seno e le parti intime, con la scusa di mostrare meglio i movimenti da effettuare negli allenamenti. Nonostante le accuse l’imputato, difeso dagli avvocati Francesco Raeli e Marco Nigro, si è sempre professato innocente.

Intanto, i legali del maestro di taekwondo, ristretto agli arresti domiciliari dal 27 luglio del 2024, hanno presentato ricorso alla Suprema Corte di Cassazione contro l’ordinanza dello scorso 10 ottobre del Tribunale del Riesame di accoglimento dell’appello del pubblico ministero che, nel ritenere inadeguata la misura cautelare dei domiciliari applicata dal gip, ha chiesto la detenzione in carcere. Nel ricorso, la difesa ha chiesto invece la revoca dei domiciliari, con la concessione al maestro di potersi recare al lavoro con adeguate prescrizioni di orario e con l’applicazione del braccialetto elettronico.