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venerdì, 14 Febbraio, 2025
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Traffico illecito di rifiuti industriali tra Campania, Basilicata, Puglia e Calabria: nove le misure di custodia cautelare emesse dal GIP

Grazie ad un’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Lecce e condotta dai Carabinieri del Nucleo operativo ecologico (NOE) di Bari, Lecce e Napoli, partita nel giugno del 2023, è stato scoperto un traffico illecito di ingenti quantità di rifiuti industrialiprovenienti dalla Puglia e Campania, che sarebbero stati smaltiti illecitamente in terreni o capannoni abbandonati in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata (in particolare nelle province di Taranto, Cosenza, Avellino e Matera).

Per il momento, i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip di Lecce nei confronti di nove persone. Le accuse ipotizzate sono quelle di associazione a delinquere, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, impedimento al controllo e gestione illecita di rifiuti. Le indagini effettuate hanno portato alla luce i meccanismi illeciti dei traffici, realizzatisi secondo procedure collaudate, fondate sulla classificazione fittizia dei rifiuti da parte degli impianti di produzione, con redazione di falsa documentazione indicante siti di destino inesistenti, che consentissero di giustificare il trasporto dei rifiuti ed il successivo illecito abbandono in siti abusivi, di volta in volta individuati. La vicinanza con la Campania, principale area di provenienza dei rifiuti e la vastità del territorio pugliese hanno contribuito notevolmente al perpetrarsi di tali traffici illeciti.

Secondo quanto emerso dalle indagini, le aree interessate, alcune di particolare pregio naturalistico, affacciate su strade comunali e provinciali a ridosso delle aree rurali più isolate, sono divenute autentiche discariche abusive a cielo aperto, dove i rifiuti una volta scaricati, in alcune circostanze venivano dati alle fiamme, rendendo l’aria irrespirabile. L’attività criminale ha consentito agli indagati di generare profitti corrispondenti a circa un milione di euro, somma di denaro di cui è stato disposto il sequestro. Nel corso dell’operazione, sono state inoltre sequestrate 3 società di trattamento e recupero rifiuti di Giugliano (NA), Onano (VT), San Martino Valle Caudina (AV), 3 capannoni industriali, a Pulsano (TA) e Cassano allo Ionio (CS), 2 terreni agricoli a Villapiana (CS), 25 automezzi.

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