“Dopo 40 anni d’attesa si apre l’ultimo tratto della Tito-Brienza, questo breve tratto, lungo 4 km, rappresenta un passo significativo per il potenziamento dell’infrastruttura viaria dell’intera regione Basilicata, le strade che percorriamo sono le strade del futuro” sono le parole del Primo Cittadino di Brienza Antonio Giancristiano presente stamane all’inaugurazione della moderna e all’avanguardia nuova Variante alla SS95 “di Brienza”, un tassello fondamentale per la rete infrastrutturale lucana, in quanto garantisce la continuità del collegamento tra il Raccordo Autostradale 5 “Sicignano-Potenza” e la strada statale 598 “di Fondo Valle d’Agri” e da questa, allo svincolo di Atena Lucana dell’autostrada A2 “del Mediterraneo”.
In occasione della messa in esercizio della nuova opera sono intervenuti oltre al sindaco della cittadina lucana anche il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il Responsabile di Anas Basilicata, Carlo Pullano e i tecnici delle imprese che, a tutti i livelli, hanno contribuito alla realizzazione della strada.
La nuova infrastruttura, un investimento complessivo di oltre 125 milioni di euro, è realizzata secondo i più moderni standard tecnici e permette di bypassare l’abitato di Brienza, garantendo una circolazione più fluida nell’intera area, in un minor tempo di percorrenza. La moderna variante comprende due gallerie “San Giuliano” e “Casola” della lunghezza di circa 900 e 750 metri, sei viadotti in struttura mista acciaio/calcestruzzo e tre svincoli a livelli sfalsati, due dei quali, verranno aperti in primavera, come dichiarato dal Responsabile di Anas Basilicata, in seguito all’ultimazione delle attività di pavimentazione e finitura.
Ottime notizie anche per il Vallo di Diano sia per questioni legate alla viabilità sia per le aziende che hanno lavorato per la struttura come la Santangelo o per gli impianti tecnologici che sono stati eseguiti dall’impresa Visco di Prignano Cilento, azienda leader del settore, con la consulenza tecnica di Propulsa, società di progettazione impiantistica di Polla.
Emanuela Collazzo
Paola Romano
…..altra cattedrale nel deserto del sud che avrebbe bisogni di ben altre opere ed interventi per abbattere il muro della riserva indiana nella quale hanno richiuso il vallo di diano e la limitrofa basilicata. Ma la legge delle tangenti e del clientelismo elettorale impera e gli ascari meridionali in gran parte continuano a farsi sodomizzare.
È una buona notizia, anche per il Vallo di Diano, tuttavia per il sud non basta la viabilita’ , occorrono posti di lavoro a tempo indeterminato.