L’incendio dei rifiuti tunisini avvenuto a Persano è di matrice dolosa. Lo ha dichiarato il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, nel corso dell’audizione in commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ed altri illeciti ambientali. “abbiamo ulteriori accertamenti da fare sulla vicenda dell’incendio ma vi è una relazione sui fatti pubblici immediatamente percepibili: ci sono più punti di innesco. Voglio anche ricordare che i rifiuti sono stati stoccati in quella zona sulla base di una intesa tra Regione Campania e ministero della Difesa in una zona che è sì militare ma inserita in un ampio comprensorio recintato non videosorvegliato se non nella zona del cancello di ingresso, accessibile senza particolari difficoltà”.
Il procuratore Giuseppe Borrelli spiega ai commissari anche il perché delle centralità del porto di Salerno come sede di traffici illeciti. «Quella del rimpatrio dei rifiuti tunisini – ha detto – è solo una delle vicende che ha riguardato in questi anni procura e porto di Salerno, particolarmente caratterizzato per l’importazione e l’esportazione di merci illecite, inclusi i rifiuti. E ci sono delle ragioni precise: perché è sovradimensionato rispetto alle sue possibilità logistiche e soprattutto per l’assenza di attrezzature di controllo dei containers in uscita e in entrata».
«Come si può pensare di lasciare un carico di rifiuti con quella storia senza vigilanza? La natura dolosa dell’incendio è certa ed era ampiamente plausibile che sarebbe accaduto quello che è stato. La Regione di De Luca e Bonavitacola deve assumersi la piena responsabilità sui fatti e al cospetto del danno che ha arrecato ai cittadini di Serre e dell’intera Piana del Sele. Ringrazio la Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti che, come da me richiesto pubblicamente, ha subito calendarizzato l’audizione del Procuratore Borrelli. Mi aspetto che si vada fino in fondo su questa vicenda perché non è possibile che non ci siano colpevoli. È una vicenda losca dal principio e De Luca e la sua Amministrazione Regionale non possono fare spallucce facendo la parte dei turisti svedesi. Confido nella magistratura che punisca chi ha gravi responsabilità per ogni sorta di danno causato ai cittadini e all’ambiente. Non può finire che è colpa del destino», ha invece commentato il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone.