“Un grazie immenso a tutti coloro che si sono affrettati in questa vicenda. Dal primo soccorso 118 di Teggiano, successivamente la rianimativa di asant’Arsenio che tempestivamente trasportava mio figlio al Ruggi a Salerno. Un grazie particolare a tutti i professionisti del nosocomio salernitano, circa 10 medici, tra rianimatori, anestesisti, pediatri e non per ultimo un eccellente otorinolaringoiatria che professionalmente insieme a tutto lo staff ha provveduto all’estrazione fisica del corpo estraneo, salvando la vita a mio figlio”. Così il padre di un bambino di Teggiano, Francesco, 2 anni da compiere il mese prossimo, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno permesso il salvataggio del piccolo che aveva ingoiato una campanella. Fondamentale è stato il primo arrivo del 118 con l’autista Cono e l’infermiera Cristina Corbu. Questa ha subito chiamato l’ambulanza rianimativa che è giunta a Teggiano con la dottoressa Anna d’Elia, medico rianimatore, Giny Massaro, infermiera, e Dante Senatore, autista. Questa equipe ha trasportato il bimbo, con la mamma, con velocità ma anche prudenza per evitare sussulti che potevano essere drammatici. La dottoressa d’Elia è stata fondamentale per stabilizzare il piccolo paziente. Un lavoro, il loro, salva vita. La vita di un bimbo. In 40 minuti hanno raggiunto il “Ruggi” di Salerno. Il campanello era posizionato con il manico in basso e la parte concava in alto, ma fortunatamente si trattava di un campanellino traforato, il che ha permesso la circolazione dell’aria. Inizialmente il medico otorino di turno, ha provato ad estrarre il corpo estraneo senza risultato, così il bambino è stato portato nella saletta operatoria situata all’ingresso della Rianimazione, dove gli è stata indotta l’anestesia dai rianimatori, che senza arrecare danni alle vie aeree e con molta cura ed attenzione, hanno estratto il campanellino di 4 centimetri.
“Un grazie di cuore ai professionisti del 118 – ha aggiunto Giuseppe Forlano
coordinatore Infermieristico del 118 ASL Salerno – Zona Sud -. Cristina infermiera del 118 di Teggiano ha affrontato con lucidità ed esperienza un’emergenza simile a quella vissuta qualche mese fa con suo figlio. Ginì con la sua calma e sensibilità, ha saputo rassicurare Francesco e i suoi genitori. Cono e Dante, autisti soccorritori, hanno garantito un trasporto sicuro e privo di ulteriori traumi per il piccolo, dimostrando quanto il loro ruolo sia essenziale per un soccorso efficace. La dottoressa D’Elia, sempre vigile e pronta a intervenire con la massima professionalità”.
