ULTIME NEWS!

venerdì, 23 Maggio, 2025
AttualitàBambiniCronacaGiovaniReligioneSALERNO e ProvinciaSolidarietà

“Tutto a metà” per l’inaugurazione del Centro Pastorale a Montesano. Nella struttura nasce anche il “bar inclusivo”

Grande festa a Montesano sulla Marcellana per l’inaugurazione del Centro Pastorale nella frazione dello Scalo, alla presenza del vescovo Monsignor Antonio De Luca, e di tutte le istituzioni:. Dopo la Santa messa, tutta la comunità montesanese si è recata nel nuovo edificio per il taglio del nastro. L’edificio riqualificato grazie ai fondi dell’8×1000, e a differenti donazioni di aziende e cittadini, darà la possibilità a tutta la comunità di poter usufruire delle sale e dei servizi offerti, dall’oratorio al “bar inclusivo”.
“Inclusione” e “solidarietà” sono stati i punti cardine del progetto a cui hanno lavorato tecnici, ingegneri e architetti del territorio per riportare agli antichi splendori la struttura che da anni era dismessa.
Un nuovo inizio per tutti montasanesi e in particolare per i più piccoli e per le persone con disabilità. “Non si lascia indietro nessuno”: queste le parole del sacerdote Don Donato Varuzza che ha lavorato insieme alle maestranze per poter garantire alle persone con disabilità uno spazio per migliorare le competenze in tema di accoglienza. Grazie ad un finanziamento della Regione Campania, infatti, oltre alle altre sale e alla cappella è nato il “bar inclusivo”.
“Ci sono due sfide che la disabilità porta con sé: una di queste, accanto al tema dell’affettività è il lavoro, anche le persone con disabilità possono avere un posto nella società potendo stimare le loro capacità e le loro competenze- come sottolineato da Don Donato, che così racconta il progetto: “Proprio perché i nostri ragazzi del centro Iris Un’ala di Riserva hanno grandi capacità a livello di accoglienza, abbiamo pensato ad un bar, che è stato finanziato dalla regione Campania  anche grazie all’impegno del Consigliere Tommaso Pellegrino”. 
L’intera struttura ospita sale dedicate ai momenti di comunità: “Questo centro pastorale, che include anche la casa canonica e le abitazioni dei sacerdoti, diventerà il cuore della nostra comunità perché vivranno insieme tutte quelle che sono le attività pastorali per i giovani e per le famiglie insieme a quelli che sono i servizi soprattutto da un punto di vista sociale e di inclusione che, anche attraverso l’associazione la Lampara Vele e  Sogni come parrocchia, stiamo erogando. L’idea è proprio quella di un’unica realtà che vive insieme e che fa “tutto a metà” che è il nome che diamo al nostro centro e che viene dalle parole di San Giovanni Bosco, il quale ispira la nostra realtà”. Il progetto è stato quindi pensato per favorire i momenti di socialità e aggregazione per tutte le persone: “Io sogno una comunità che vive insieme -conclude il sacerdote- non una parrocchia dove ci sono dei servizi o un supermercato di attività in cui ognuno prende ciò che gli serve, ma una comunità fatta di persone che decidono di compromettersi e vivere insieme e di fare tutto a metà tra gioie e fatiche, progetti e quotidianità”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati