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venerdì, 14 Febbraio, 2025
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Cilento sotto assedio. L’edilizia abusiva minaccia la bellezza naturale

Il Cilento, terra di straordinaria bellezza naturalistica e vincoli paesaggistici rigorosi, non è immune all’avanzata del cemento abusivo. Il bilancio delle attività dei carabinieri Forestali della Campania per il 2024 dipinge un quadro allarmante: un complesso turistico di 23.000 metri quadrati con 83 unità abitative è stato sequestrato a Castellabate, mentre a Camerota la stessa sorte è toccata a un residence di cinque appartamenti.

Il fenomeno dell’edilizia abusiva non è circoscritto solo al territorio del Cilento, ma si estende ben oltre. “Abbiamo numerose attività investigative su permessi a costruire illegittimi che stanno portando a lottizzazioni abusive nel Cilento e nel Casertano”, ha dichiarato il comandante dei carabinieri Forestali della Campania, Ciro Lungo, nel corso della conferenza stampa che ha riepilogato le operazioni svolte dal 1° gennaio al 31 dicembre dello scorso anno.

Molti degli interventi edilizi illegali risultano formalmente autorizzati dagli uffici tecnici comunali, ma incompatibili con i vincoli urbanistici e paesaggistici delle zone interessate. Il problema, dunque, non è solo nell’azione illegale di chi costruisce, ma anche nei meccanismi che, in alcuni casi, rendono possibile l’ottenimento di permessi in violazione delle norme.

Dalla Cementificazione alla Devastazione dei Boschi, la Campania continua a essere tra le regioni più esposte al consumo di suolo e alla cementificazione selvaggia, solo nel 2024 infatti, sono stati individuati tagli illegali di alberi anche in provincia di Salerno, nei comuni di Aquara (47 piante abbattute) e Sassano (71 alberi distrutti).

In totale, nel 2024 sono stati rilevati 853 reati urbanistico-paesaggistici, con 151 sequestri eseguiti.

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